I migliori framework per definire obiettivi aziendali: OKR vs. obiettivi SMART

BY Krystian Álvarez 6 days ago11 MINS READ
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Hai mai fissato un obiettivo aziendale solo per scoprire, qualche settimana dopo, che nessuno del team lo stava davvero seguendo? O peggio, che ognuno lo interpretava a modo suo? È una situazione più comune di quanto immagini. Ed è proprio qui che entrano in gioco i framework per definire obiettivi.

Nel mondo del business moderno, non basta più "avere buone intenzioni" o scrivere obiettivi generici su una lavagna in sala riunioni. Le aziende più efficaci sono quelle che riescono a tradurre la strategia in azione concreta, grazie a metodologie precise per strutturare, monitorare e raggiungere gli obiettivi.

Due tra i modelli più utilizzati per farlo sono OKR (Objectives and Key Results) e gli obiettivi SMART. Entrambi offrono approcci potenti, ma molto diversi tra loro. E se ti stai chiedendo quale sia più adatto alla tua realtà aziendale, sei nel posto giusto.

Alla fine, avrai una panoramica chiara su quale metodo possa aiutarti a guidare meglio il tuo team verso risultati concreti e misurabili.

Perché usare un framework per definire obiettivi

Dai modelli tradizionali alle metodologie moderne

Definire obiettivi è sempre stato uno degli strumenti più utilizzati da manager e imprenditori per guidare il lavoro del team. Tuttavia, con l'aumento della complessità aziendale, la crescita del lavoro remoto e la necessità di risultati rapidi e misurabili, i vecchi metodi informali hanno iniziato a mostrare i loro limiti.

È qui che entrano in gioco i framework per definire obiettivi, strumenti nati per portare rigore, chiarezza e allineamento all’interno delle organizzazioni. Non si tratta solo di scrivere cosa si vuole ottenere, ma di creare un processo continuo di definizione, monitoraggio e miglioramento degli obiettivi aziendali.

Usare un framework permette di evitare frasi vaghe come "Vogliamo migliorare le vendite", e trasformarle in affermazioni misurabili, monitorabili e soprattutto condivise con il team.

Vantaggi principali dei framework rispetto agli approcci generici

  • Maggiore chiarezza: ogni obiettivo è definito con precisione e comprensibile a tutti.
  • Allineamento strategico: gli obiettivi si collegano direttamente alla visione aziendale.
  • Monitoraggio continuo: è possibile misurare i progressi e correggere la rotta in tempo reale.
  • Migliore motivazione del team: obiettivi chiari aiutano le persone a capire il proprio contributo al successo dell’azienda.

Adottare un framework non è solo una questione di metodo, ma di mentalità organizzativa: passare da un approccio reattivo a uno proattivo e strutturato.

Il framework SMART: obiettivi chiari e realistici

Cos’è e come funziona il metodo SMART

Il metodo SMART è uno dei modelli più diffusi e semplici per definire obiettivi aziendali. È stato introdotto per la prima volta negli anni '80 e da allora è diventato uno standard nel mondo della gestione.

SMART è un acronimo che identifica le cinque caratteristiche che ogni obiettivo efficace dovrebbe avere:

Spiegazione delle 5 lettere:

  • Specific (Specifico): l’obiettivo deve essere chiaro, concreto e ben definito.
  • Measurable (Misurabile): dev’essere possibile misurare i risultati con dati oggettivi.
  • Achievable (Raggiungibile): deve essere realistico, alla portata del team o della persona.
  • Relevant (Rilevante): deve contribuire agli obiettivi strategici dell’azienda.
  • Time-bound (Temporalmente definito): serve una scadenza entro cui completarlo.

Questo approccio è particolarmente apprezzato per la sua semplicità. Non serve alcun software o conoscenza tecnica per iniziare a usarlo: basta un foglio di carta e una buona riflessione su ciò che si vuole ottenere.

Quando usare SMART nel contesto aziendale

Il metodo SMART è perfetto per organizzazioni che cercano pragmatismo e controllo. Funziona molto bene quando si lavora su:

  • obiettivi a breve termine,
  • task operativi ben definiti,
  • performance individuali.

Esempi di applicazione in PMI, startup e team di progetto

  • Marketing: “Aumentare i follower Instagram del 20% entro 3 mesi.”
  • Vendite: “Chiudere almeno 5 contratti con clienti B2B entro fine trimestre.”
  • Risorse Umane: “Sviluppare un piano di onboarding digitale entro il prossimo mese.”

Il metodo SMART è particolarmente utile nei contesti in cui serve concentrazione e realismo. È meno adatto invece quando si vogliono ispirare obiettivi ambiziosi o innovativi — ed è proprio lì che entra in gioco il framework OKR.

Il metodo OKR: trasparenza e ambizione

Cos’è OKR e perché è così diffuso tra le aziende tech

OKR è l’acronimo di Objectives and Key Results, ovvero Obiettivi e Risultati Chiave. Questo framework è stato sviluppato da Andy Grove in Intel e successivamente reso celebre da Google, che lo ha adottato sin dai suoi primi anni.

Il concetto alla base di OKR è semplice ma potente:

  • Obiettivi → Cosa vuoi raggiungere (ambizioso, ispirante, qualitativo)
  • Risultati Chiave → Come misurerai se ci stai riuscendo (concreti, numerici, verificabili)

Questo modello si basa sulla trasparenza totale: gli OKR di ogni team (e spesso anche individuali) sono visibili a tutta l’organizzazione, creando un forte senso di responsabilità condivisa.

Benefici pratici dell’uso di OKR

Gli OKR sono progettati per incoraggiare il pensiero ambizioso e la crescita continua. A differenza degli obiettivi SMART, non è un problema non raggiungere il 100% dei risultati chiave: in molti casi, puntare all’80% è già considerato un successo.

Il framework stimola anche:

  • una comunicazione più chiara tra reparti,
  • la priorizzazione dei task davvero impattanti,
  • e l’allineamento strategico tra direzione e team operativi.

Strumenti noti che usano OKR

Gli OKR non sono solo un concetto teorico: sono stati adottati e perfezionati da alcune delle aziende più innovative al mondo. Google, per esempio, ha iniziato a usarli sin dai suoi primi anni, grazie all’influenza di John Doerr, uno dei primi investitori. Da allora, questo framework è diventato parte integrante del modo in cui l’azienda definisce le priorità, misura l’impatto e mantiene l’allineamento tra i team. Ma Google non è sola: anche Intel, dove il metodo è nato, li utilizza per promuovere la disciplina strategica e misurare l'efficienza.

LinkedIn e Spotify, altri due colossi del digitale, usano gli OKR per coltivare una cultura della trasparenza e della responsabilità. In ambienti in cui la velocità e l’innovazione sono vitali, questo approccio permette di mantenere tutti focalizzati sugli obiettivi di impatto, evitando che le attività quotidiane prendano il sopravvento sulla visione a lungo termine. Questi esempi dimostrano quanto gli OKR siano flessibili e adattabili, sia nelle grandi aziende che nei team più piccoli.

E non sono solo grandi aziende. Anche molte PMI e startup stanno adottando OKR per la loro flessibilità, scalabilità e impatto sulla cultura aziendale.

Differenza tra OKR e SMART

Approccio strategico vs. operativo

Quando si confrontano OKR e obiettivi SMART, è facile pensare che siano intercambiabili. In realtà, la loro logica di fondo è molto diversa. La principale differenza tra OKR e obiettivi SMART risiede nel livello di ambizione e nella struttura di misurazione dei risultati.

Gli OKR sono progettati per spingere i limiti. Gli obiettivi non devono essere comodi o facilmente raggiungibili. Anzi, spesso sono volutamente “stretch goals”, pensati per ispirare innovazione, rischi calcolati e progresso continuo. I risultati chiave, in questo contesto, servono per misurare se ci si sta avvicinando a qualcosa di davvero significativo.

Gli SMART, invece, sono nati con una logica più pragmatica e orientata all’efficienza. Ogni obiettivo deve essere realistico e misurabile fin da subito, con un orizzonte temporale preciso. È un approccio perfetto per chi lavora su attività quotidiane e deve assicurarsi che nulla sfugga al controllo.

Quando scegliere uno rispetto all’altro

La scelta dipende dal tipo di cultura aziendale e dal contesto in cui ci si muove. In aziende molto strutturate o settori regolamentati, gli obiettivi SMART permettono di lavorare con precisione chirurgica, evitando ambiguità. Al contrario, in ambienti dinamici e orientati all’innovazione, come startup o team creativi, gli OKR sono spesso più efficaci perché incoraggiano la sperimentazione e il pensiero fuori dagli schemi.

In alcuni casi, le due metodologie possono persino convivere. Per esempio, un team può usare gli OKR per definire la direzione strategica e poi applicare la logica SMART ai task operativi associati.

Come scegliere il miglior framework per definire obiettivi per la tua azienda

Fattori decisionali principali

La scelta tra OKR e obiettivi SMART dipende molto più dalla tua azienda che dal framework stesso. Non esiste una formula magica che valga per tutti. Serve invece capire chi sei, dove vuoi andare e in che modo lavori. Se la tua realtà è giovane, in crescita, e valorizza la sperimentazione e l’innovazione, allora gli OKR possono essere uno strumento ideale per sostenere la tua visione e spronare il team a puntare in alto.

Se invece operi in un settore dove rigore, controllo e tracciabilità sono fondamentali — come la consulenza, la sanità o la pubblica amministrazione — allora SMART può offrire la struttura di cui hai bisogno. Anche la dimensione aziendale conta: nelle grandi organizzazioni, i SMART possono aiutare a gestire obiettivi molto operativi, mentre gli OKR possono offrire una visione più unificata e motivante a livello dirigenziale.

Consigli pratici per l’implementazione

Indipendentemente dalla scelta, il successo dipende da come viene implementato il framework. Non basta annunciare che “da domani lavoreremo con gli OKR”: bisogna preparare il terreno. Coinvolgere il team, fornire formazione, testare su piccoli progetti, e — cosa fondamentale — creare un ciclo regolare di revisione degli obiettivi. L’obiettivo non è solo fissare delle mete, ma costruire un’abitudine di miglioramento continuo e dialogo strategico.

Infine, tieni sempre presente che i framework non sono rigidi dogmi: sono strumenti. E come ogni strumento, funzionano solo se usati con consapevolezza e adattati al contesto.

Come Edworking supporta la definizione e gestione degli obiettivi

Funzionalità rilevanti di Edworking

Quando si tratta di trasformare gli obiettivi in azioni concrete, avere un framework è importante — ma serve anche uno strumento che ti aiuti a metterlo davvero in pratica. Qui entra in gioco Edworking, una piattaforma pensata per rendere il lavoro remoto e la gestione dei progetti non solo più semplici, ma anche più strategici.

Edworking ti consente di gestire task, organizzare spazi di lavoro, condividere documenti, avviare video call e collaborare in tempo reale. Tutto in un’unica interfaccia. Questo significa che puoi associare obiettivi, risultati chiave e attività quotidiane in modo fluido e visibile a tutto il team. Se stai lavorando con un framework come OKR, puoi legare ogni Key Result a uno specifico task o progetto; se usi SMART, puoi tracciare i progressi con scadenze ben definite e dati misurabili.

Uso sinergico con OKR e SMART

La vera forza di Edworking è la flessibilità: non ti impone un metodo, ma si adatta al tuo. Puoi strutturare i tuoi spazi di lavoro per riflettere le gerarchie degli obiettivi, creare documenti condivisi per allineare il team e sfruttare gli strumenti AI integrati per scrivere, riformulare o pianificare meglio i tuoi obiettivi.

Che tu preferisca un approccio ambizioso come gli OKR o uno più pratico come gli SMART, Edworking ti aiuta a rendere tutto più visibile, tracciabile e collaborativo. È come passare da una lista scritta su un post-it a un vero sistema operativo per la tua strategia aziendale.

Conclusione

Definire obiettivi è facile. Renderli concreti, misurabili e allineati alla strategia aziendale… decisamente meno. Ed è proprio qui che entrano in gioco i framework per definire obiettivi, come OKR e SMART.

Abbiamo visto come gli OKR siano perfetti per chi vuole spingersi oltre, stimolare l’ambizione e creare una cultura della trasparenza. Al contrario, gli obiettivi SMART sono ideali per chi cerca struttura, chiarezza e risultati misurabili nel breve periodo. Non c’è una scelta giusta o sbagliata: tutto dipende dal contesto, dalla cultura aziendale e dal tipo di risultati che vuoi ottenere.

Qualunque sia il metodo che scegli, ricorda: l’obiettivo non è solo arrivare al traguardo, ma creare un percorso che motivi, coinvolga e porti valore al tuo team. E con strumenti come Edworking al tuo fianco, trasformare la teoria in azione quotidiana diventa molto più semplice.

Inizia con un piccolo esperimento. Scegli un framework, condividilo col tuo team e guarda come cambia il modo in cui lavorate. Potresti scoprire che il vero valore non è solo nel raggiungere gli obiettivi, ma nel modo in cui li definite insieme.

FAQs

Che cos’è un framework per definire obiettivi aziendali?

È un metodo strutturato che aiuta a formulare, monitorare e raggiungere obiettivi in modo chiaro, misurabile e condiviso.

Qual è la differenza tra OKR e SMART?

La principale differenza tra OKR e obiettivi SMART è che gli OKR puntano ad obiettivi ambiziosi con risultati sfidanti, mentre gli SMART si focalizzano su obiettivi realistici, ben definiti e raggiungibili.

Quale framework è migliore per una startup?

Gli OKR sono spesso preferiti nelle startup per la loro capacità di stimolare la crescita rapida e l’innovazione, anche a costo di non raggiungere sempre il 100%.

Si possono combinare OKR e SMART?

Sì, molti team usano obiettivi OKR come guida strategica e applicano la logica SMART ai task più operativi e misurabili.

Quanto tempo serve per implementare OKR in azienda?

Dipende dalla cultura aziendale e dalle dimensioni del team, ma in genere servono 4–8 settimane per una prima adozione efficace.

Edworking supporta OKR o SMART?

Sì. Edworking è abbastanza flessibile da adattarsi a entrambi i metodi, offrendo spazi di lavoro, task management e tracciamento degli obiettivi.

Serve una piattaforma per gestire questi obiettivi?

Non è indispensabile, ma usare uno strumento come Edworking rende il processo molto più fluido, visibile e collaborativo.

Gli obiettivi SMART sono superati?

Assolutamente no. Sono ancora attuali e utilissimi per attività operative, misurazioni precise e gestione individuale.

Posso usare questi framework anche per obiettivi personali?

Sì, sia OKR che SMART sono usati anche in ambito personale, soprattutto da freelance, studenti e chi lavora su crescita individuale.

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About the Author: Krystian Álvarez

Krystian Álvarez is a talented content writer for Edworking's blog, fluent in both Italian and Spanish, and consistently producing high-quality articles in both languages on a daily basis. As a Software Engineer, he brings a unique perspective to his writing, providing valuable insights and technical expertise for readers in the education industry. Skilled in task management, Krystian is able to juggle multiple assignments while maintaining deadlines, ensuring that the blog remains a reliable source of information for readers. With a strong background in project management, he adeptly collaborates with the Edworking team to create comprehensive content that tackles complex subjects in a digestible manner. With a passion for sharing knowledge and a dedication to accuracy, Krystian is an essential member of the Edworking team, helping to drive the success of the blog and the company as a whole.

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