Hai mai fissato un obiettivo aziendale solo per scoprire, qualche settimana dopo, che nessuno del team lo stava davvero seguendo? O peggio, che ognuno lo interpretava a modo suo? È una situazione più comune di quanto immagini. Ed è proprio qui che entrano in gioco i framework per definire obiettivi.
Nel mondo del business moderno, non basta più "avere buone intenzioni" o scrivere obiettivi generici su una lavagna in sala riunioni. Le aziende più efficaci sono quelle che riescono a tradurre la strategia in azione concreta, grazie a metodologie precise per strutturare, monitorare e raggiungere gli obiettivi.

Due tra i modelli più utilizzati per farlo sono OKR (Objectives and Key Results) e gli obiettivi SMART. Entrambi offrono approcci potenti, ma molto diversi tra loro. E se ti stai chiedendo quale sia più adatto alla tua realtà aziendale, sei nel posto giusto.
Alla fine, avrai una panoramica chiara su quale metodo possa aiutarti a guidare meglio il tuo team verso risultati concreti e misurabili.
Perché usare un framework per definire obiettivi
Dai modelli tradizionali alle metodologie moderne
Definire obiettivi è sempre stato uno degli strumenti più utilizzati da manager e imprenditori per guidare il lavoro del team. Tuttavia, con l'aumento della complessità aziendale, la crescita del lavoro remoto e la necessità di risultati rapidi e misurabili, i vecchi metodi informali hanno iniziato a mostrare i loro limiti.
È qui che entrano in gioco i framework per definire obiettivi, strumenti nati per portare rigore, chiarezza e allineamento all’interno delle organizzazioni. Non si tratta solo di scrivere cosa si vuole ottenere, ma di creare un processo continuo di definizione, monitoraggio e miglioramento degli obiettivi aziendali.
Usare un framework permette di evitare frasi vaghe come "Vogliamo migliorare le vendite", e trasformarle in affermazioni misurabili, monitorabili e soprattutto condivise con il team.
Vantaggi principali dei framework rispetto agli approcci generici
- Maggiore chiarezza: ogni obiettivo è definito con precisione e comprensibile a tutti.
- Allineamento strategico: gli obiettivi si collegano direttamente alla visione aziendale.
- Monitoraggio continuo: è possibile misurare i progressi e correggere la rotta in tempo reale.
- Migliore motivazione del team: obiettivi chiari aiutano le persone a capire il proprio contributo al successo dell’azienda.
Adottare un framework non è solo una questione di metodo, ma di mentalità organizzativa: passare da un approccio reattivo a uno proattivo e strutturato.
Il framework SMART: obiettivi chiari e realistici

Cos’è e come funziona il metodo SMART
Il metodo SMART è uno dei modelli più diffusi e semplici per definire obiettivi aziendali. È stato introdotto per la prima volta negli anni '80 e da allora è diventato uno standard nel mondo della gestione.
SMART è un acronimo che identifica le cinque caratteristiche che ogni obiettivo efficace dovrebbe avere:
Spiegazione delle 5 lettere:
- Specific (Specifico): l’obiettivo deve essere chiaro, concreto e ben definito.
- Measurable (Misurabile): dev’essere possibile misurare i risultati con dati oggettivi.
- Achievable (Raggiungibile): deve essere realistico, alla portata del team o della persona.
- Relevant (Rilevante): deve contribuire agli obiettivi strategici dell’azienda.
- Time-bound (Temporalmente definito): serve una scadenza entro cui completarlo.
Questo approccio è particolarmente apprezzato per la sua semplicità. Non serve alcun software o conoscenza tecnica per iniziare a usarlo: basta un foglio di carta e una buona riflessione su ciò che si vuole ottenere.
Quando usare SMART nel contesto aziendale
Il metodo SMART è perfetto per organizzazioni che cercano pragmatismo e controllo. Funziona molto bene quando si lavora su:
- obiettivi a breve termine,
- task operativi ben definiti,
- performance individuali.
Esempi di applicazione in PMI, startup e team di progetto
- Marketing: “Aumentare i follower Instagram del 20% entro 3 mesi.”
- Vendite: “Chiudere almeno 5 contratti con clienti B2B entro fine trimestre.”
- Risorse Umane: “Sviluppare un piano di onboarding digitale entro il prossimo mese.”
Il metodo SMART è particolarmente utile nei contesti in cui serve concentrazione e realismo. È meno adatto invece quando si vogliono ispirare obiettivi ambiziosi o innovativi — ed è proprio lì che entra in gioco il framework OKR.
Il metodo OKR: trasparenza e ambizione

Cos’è OKR e perché è così diffuso tra le aziende tech
OKR è l’acronimo di Objectives and Key Results, ovvero Obiettivi e Risultati Chiave. Questo framework è stato sviluppato da Andy Grove in Intel e successivamente reso celebre da Google, che lo ha adottato sin dai suoi primi anni.
Il concetto alla base di OKR è semplice ma potente:
- Obiettivi → Cosa vuoi raggiungere (ambizioso, ispirante, qualitativo)
- Risultati Chiave → Come misurerai se ci stai riuscendo (concreti, numerici, verificabili)
Questo modello si basa sulla trasparenza totale: gli OKR di ogni team (e spesso anche individuali) sono visibili a tutta l’organizzazione, creando un forte senso di responsabilità condivisa.
Benefici pratici dell’uso di OKR
Gli OKR sono progettati per incoraggiare il pensiero ambizioso e la crescita continua. A differenza degli obiettivi SMART, non è un problema non raggiungere il 100% dei risultati chiave: in molti casi, puntare all’80% è già considerato un successo.
Il framework stimola anche:
- una comunicazione più chiara tra reparti,
- la priorizzazione dei task davvero impattanti,
- e l’allineamento strategico tra direzione e team operativi.
Strumenti noti che usano OKR
Gli OKR non sono solo un concetto teorico: sono stati adottati e perfezionati da alcune delle aziende più innovative al mondo. Google, per esempio, ha iniziato a usarli sin dai suoi primi anni, grazie all’influenza di John Doerr, uno dei primi investitori. Da allora, questo framework è diventato parte integrante del modo in cui l’azienda definisce le priorità, misura l’impatto e mantiene l’allineamento tra i team. Ma Google non è sola: anche Intel, dove il metodo è nato, li utilizza per promuovere la disciplina strategica e misurare l'efficienza.
LinkedIn e Spotify, altri due colossi del digitale, usano gli OKR per coltivare una cultura della trasparenza e della responsabilità. In ambienti in cui la velocità e l’innovazione sono vitali, questo approccio permette di mantenere tutti focalizzati sugli obiettivi di impatto, evitando che le attività quotidiane prendano il sopravvento sulla visione a lungo termine. Questi esempi dimostrano quanto gli OKR siano flessibili e adattabili, sia nelle grandi aziende che nei team più piccoli.
E non sono solo grandi aziende. Anche molte PMI e startup stanno adottando OKR per la loro flessibilità, scalabilità e impatto sulla cultura aziendale.
Differenza tra OKR e SMART
Approccio strategico vs. operativo
Quando si confrontano OKR e obiettivi SMART, è facile pensare che siano intercambiabili. In realtà, la loro logica di fondo è molto diversa. La principale differenza tra OKR e obiettivi SMART risiede nel livello di ambizione e nella struttura di misurazione dei risultati.
Gli OKR sono progettati per spingere i limiti. Gli obiettivi non devono essere comodi o facilmente raggiungibili. Anzi, spesso sono volutamente “stretch goals”, pensati per ispirare innovazione, rischi calcolati e progresso continuo. I risultati chiave, in questo contesto, servono per misurare se ci si sta avvicinando a qualcosa di davvero significativo.
Gli SMART, invece, sono nati con una logica più pragmatica e orientata all’efficienza. Ogni obiettivo deve essere realistico e misurabile fin da subito, con un orizzonte temporale preciso. È un approccio perfetto per chi lavora su attività quotidiane e deve assicurarsi che nulla sfugga al controllo.
Quando scegliere uno rispetto all’altro
La scelta dipende dal tipo di cultura aziendale e dal contesto in cui ci si muove. In aziende molto strutturate o settori regolamentati, gli obiettivi SMART permettono di lavorare con precisione chirurgica, evitando ambiguità. Al contrario, in ambienti dinamici e orientati all’innovazione, come startup o team creativi, gli OKR sono spesso più efficaci perché incoraggiano la sperimentazione e il pensiero fuori dagli schemi.
In alcuni casi, le due metodologie possono persino convivere. Per esempio, un team può usare gli OKR per definire la direzione strategica e poi applicare la logica SMART ai task operativi associati.
Come scegliere il miglior framework per definire obiettivi per la tua azienda
Fattori decisionali principali
La scelta tra OKR e obiettivi SMART dipende molto più dalla tua azienda che dal framework stesso. Non esiste una formula magica che valga per tutti. Serve invece capire chi sei, dove vuoi andare e in che modo lavori. Se la tua realtà è giovane, in crescita, e valorizza la sperimentazione e l’innovazione, allora gli OKR possono essere uno strumento ideale per sostenere la tua visione e spronare il team a puntare in alto.
Se invece operi in un settore dove rigore, controllo e tracciabilità sono fondamentali — come la consulenza, la sanità o la pubblica amministrazione — allora SMART può offrire la struttura di cui hai bisogno. Anche la dimensione aziendale conta: nelle grandi organizzazioni, i SMART possono aiutare a gestire obiettivi molto operativi, mentre gli OKR possono offrire una visione più unificata e motivante a livello dirigenziale.
Consigli pratici per l’implementazione
Indipendentemente dalla scelta, il successo dipende da come viene implementato il framework. Non basta annunciare che “da domani lavoreremo con gli OKR”: bisogna preparare il terreno. Coinvolgere il team, fornire formazione, testare su piccoli progetti, e — cosa fondamentale — creare un ciclo regolare di revisione degli obiettivi. L’obiettivo non è solo fissare delle mete, ma costruire un’abitudine di miglioramento continuo e dialogo strategico.
Infine, tieni sempre presente che i framework non sono rigidi dogmi: sono strumenti. E come ogni strumento, funzionano solo se usati con consapevolezza e adattati al contesto.
Come Edworking supporta la definizione e gestione degli obiettivi

Funzionalità rilevanti di Edworking
Quando si tratta di trasformare gli obiettivi in azioni concrete, avere un framework è importante — ma serve anche uno strumento che ti aiuti a metterlo davvero in pratica. Qui entra in gioco Edworking, una piattaforma pensata per rendere il lavoro remoto e la gestione dei progetti non solo più semplici, ma anche più strategici.
Edworking ti consente di gestire task, organizzare spazi di lavoro, condividere documenti, avviare video call e collaborare in tempo reale. Tutto in un’unica interfaccia. Questo significa che puoi associare obiettivi, risultati chiave e attività quotidiane in modo fluido e visibile a tutto il team. Se stai lavorando con un framework come OKR, puoi legare ogni Key Result a uno specifico task o progetto; se usi SMART, puoi tracciare i progressi con scadenze ben definite e dati misurabili.
Uso sinergico con OKR e SMART
La vera forza di Edworking è la flessibilità: non ti impone un metodo, ma si adatta al tuo. Puoi strutturare i tuoi spazi di lavoro per riflettere le gerarchie degli obiettivi, creare documenti condivisi per allineare il team e sfruttare gli strumenti AI integrati per scrivere, riformulare o pianificare meglio i tuoi obiettivi.
Che tu preferisca un approccio ambizioso come gli OKR o uno più pratico come gli SMART, Edworking ti aiuta a rendere tutto più visibile, tracciabile e collaborativo. È come passare da una lista scritta su un post-it a un vero sistema operativo per la tua strategia aziendale.
Conclusione
Definire obiettivi è facile. Renderli concreti, misurabili e allineati alla strategia aziendale… decisamente meno. Ed è proprio qui che entrano in gioco i framework per definire obiettivi, come OKR e SMART.
Abbiamo visto come gli OKR siano perfetti per chi vuole spingersi oltre, stimolare l’ambizione e creare una cultura della trasparenza. Al contrario, gli obiettivi SMART sono ideali per chi cerca struttura, chiarezza e risultati misurabili nel breve periodo. Non c’è una scelta giusta o sbagliata: tutto dipende dal contesto, dalla cultura aziendale e dal tipo di risultati che vuoi ottenere.
Qualunque sia il metodo che scegli, ricorda: l’obiettivo non è solo arrivare al traguardo, ma creare un percorso che motivi, coinvolga e porti valore al tuo team. E con strumenti come Edworking al tuo fianco, trasformare la teoria in azione quotidiana diventa molto più semplice.
Inizia con un piccolo esperimento. Scegli un framework, condividilo col tuo team e guarda come cambia il modo in cui lavorate. Potresti scoprire che il vero valore non è solo nel raggiungere gli obiettivi, ma nel modo in cui li definite insieme.
FAQs
Che cos’è un framework per definire obiettivi aziendali?
È un metodo strutturato che aiuta a formulare, monitorare e raggiungere obiettivi in modo chiaro, misurabile e condiviso.
Qual è la differenza tra OKR e SMART?
La principale differenza tra OKR e obiettivi SMART è che gli OKR puntano ad obiettivi ambiziosi con risultati sfidanti, mentre gli SMART si focalizzano su obiettivi realistici, ben definiti e raggiungibili.
Quale framework è migliore per una startup?
Gli OKR sono spesso preferiti nelle startup per la loro capacità di stimolare la crescita rapida e l’innovazione, anche a costo di non raggiungere sempre il 100%.
Si possono combinare OKR e SMART?
Sì, molti team usano obiettivi OKR come guida strategica e applicano la logica SMART ai task più operativi e misurabili.
Quanto tempo serve per implementare OKR in azienda?
Dipende dalla cultura aziendale e dalle dimensioni del team, ma in genere servono 4–8 settimane per una prima adozione efficace.
Edworking supporta OKR o SMART?
Sì. Edworking è abbastanza flessibile da adattarsi a entrambi i metodi, offrendo spazi di lavoro, task management e tracciamento degli obiettivi.
Serve una piattaforma per gestire questi obiettivi?
Non è indispensabile, ma usare uno strumento come Edworking rende il processo molto più fluido, visibile e collaborativo.
Gli obiettivi SMART sono superati?
Assolutamente no. Sono ancora attuali e utilissimi per attività operative, misurazioni precise e gestione individuale.
Posso usare questi framework anche per obiettivi personali?
Sì, sia OKR che SMART sono usati anche in ambito personale, soprattutto da freelance, studenti e chi lavora su crescita individuale.